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Stabulario svuotato. Laboratori di Farmacologia Università Statale di Milano. 20 1prile 2013

Milano, sabato 20 aprile 2013. In concomitanza con un corteo contro la vivisezione cinque persone umane attiviste antispeciste occupano i laboratori di vivisezione del Dipartimento di Farmacologia, Chemioterapia e Tossicologia medica dell’Università Statale di Milano e vi si barricano dentro. Nel frattempo il corteo si dirige presso l’edificio dell’Università per sostenere l’occupazione dalla piazza. Dopo dieci ore di assedio e trattative, vengono liberati dagli stabulari centinaia di Animali destinati alla vivisezione. Eventi come questo dovrebbero essere considerati per ciò che effettivamente sono: delle pietre miliari nella storia del liberazionismo in Italia. Invece anche le azioni così importanti finiscono dimenticate, scompaiono dalla memoria collettiva, ingoiate dall’assurdo e persistente rumore di fondo delle informazioni quotidiane che ci bombardano. Oltre a permettere la liberazione di Animali altrimenti destinati a enormi sofferenze e alla morte, queste azioni dirette sono fondamentali per una crescita individuale e collettiva, per avviare confronti, riflessioni per permettere alle giovani generazioni di continuare coerentemente ed efficacemente la lotta di liberazione degli Animali.

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Dodici condanne e un’assoluzione (Laura Sangiorgio) per la liberazione dei Cani prigionieri nel lager di Green Hill a Montichiari (BS). Le persone umane responsabili dell’irruzione del 28 aprile 2012 nel lager sono state condannate in primo grado a pene che vanno dagli otto ai dieci mesi di reclusione, l’azienda sarà addirittura risarcita dal punto di vista economico: la cifra definitiva è ancora da quantificare.

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La cagnetta -Vasilij Grossman

Il libro dalle piccole dimensioni, ma con contenuti di vastissima portata. Grossman, da maestro della scrittura quale era, evidenzia con grande efficacia l’infinita superiorità animale di fronte alla grettezza umana. Da leggere.
Di seguito un’ottima recensione del testo a cura di Franco Marcoaldi.


http://ilmiolibro.kataweb.it/booknews_dettaglio_recensione.asp?id_contenuto=3739413

Gli animali protagonisti dei racconti di Grossman

Stando al racconto della sua vicina di casa, il poeta Sandro Penna sosteneva che i cani disporrebbero di un posto di riguardo in Paradiso. Lo scrittore russo Vasilij Grossman si spinge oltre, paragonando il comportamento della cagnetta Pestruska a quello del Cristo, «che rispondeva al male con il bene». 

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Il corteo antispecista che vorremmo dovrebbe essere un corteo coeso, compatto e deciso, un corteo pieno di cartelloni, frasi e testi inneggianti alla liberazione animale e alla fine dello specismo della società umana; dovrebbe essere un corteo di persone umane libere e informate, che leggono, che pensano, che si scambiamo opinioni e idee, che si confrontano e – perché no? – che si scontrano per sostenere un’idea, ma sempre tenendo presente l’obiettivo finale, e sempre con la consapevolezza che mai nessun fine giustifica i mezzi.
Il corteo antispecista che vorremmo non è quello che si è tenuto a Correzzana il 20 ottobre 2012 contro il lager di Animali della Harlan: perché nonostante a tale corteo abbiano partecipato molte persone consapevoli e sinceramente spinte dal desiderio della lotta antispecista, esso è stato teatro di azioni e di comportamenti assolutamente inaccettabili. A poco serve dire che in definitiva coloro che si sono comportati da perfetti idioti erano una sparuta minoranza, perché anche solo una persona che urla “nelle foibe c’è ancora posto” è un idiota di troppo. Anche solo una persona umana tra mille che alza le mani per spingere o picchiare qualcuno, è un idiota di troppo.
E questo perché l’antispecismo è un’idea rivoluzionaria che intende cambiare alla radice la società umana, e per farlo non può, non deve, adottare gli stessi metodi di chi intende combattere: l’attacco violento.  

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