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cacciatore di spalle con fucile

La psicologa e psicoterapeuta Annamaria Manzoni invia a Veganzetta un suo testo di recente pubblicato sul web che riguarda alcuni aspetti sociali e psicologici dell’oscena pratica della caccia. Buona lettura.


“Il diritto di uccidere un cervo o una mucca è l’unica cosa sulla quale l’intera umanità sia fraternamente concorde, anche nel corso delle guerre più sanguinose”1

La critica alla caccia non si limita oggi a particolari modi o tempi, ma è globale nel senso che ne mette in discussione la stessa essenza, la sua liceità, tanto che alcune associazioni hanno promosso una raccolta firme, grazie a cui verrà portata in senato una Proposta di Legge per la sua abolizione. Abolizione, non limitazione nel tempo e nello spazio, nel rilascio di autorizzazioni o nel numero delle specie cacciabili. Abolizione, perché nulla di ciò che questa attività comporta può essere considerato accettabile. Proprio come nulla di accettabile può essere rintracciato nelle guerre, quelle alle quali ci eravamo illusi, nel mondo occidentale, di avere posto fine: le avevamo in realtà solo spostate un po’ più in là, in tutti quei paesi da cui è stato semplice fare filtrare solo rare informazioni, facilmente stipabili nel grande magazzino del rimosso. Per poi risvegliarci un giorno dal torpore e prendere atto che i governi, il nostro e gli altri, non avevano mai interrotto una smisurata produzione di armi. Perché, oggi si sentenzia, si vis pacem para bellum: ignorando la replica all’antico enunciato, secondo cui, invece, se vuoi la pace è la pace che devi preparare. Elementare Watson.

Animalismo Lettere a Veganzetta


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opera di Roberto Manzotti

Si pubblica di seguito un testo tratto dal libro “Noi abbiamo un sogno” della psicologa, psicoterapeuta e attivista animalista Annamaria Manzoni che si ringrazia per la disponibilità.
Buona lettura.


Benessere animale che nuoce agli animali

The Times They Are a-Changin’: finiva il 1963 quando Bob Dylan la cantò per la prima volta dando voce all’urgenza e alla fascinazione di un cambiamento che sembrava destinato a travolgere il mondo; ideali di rinnovamento, giustizia, pace, sollecitati dalla forza esplosiva di un’intera generazione di giovani, pronti a rivoltare il mondo, che così come era fatto non si poteva proprio sopportare. Da allora è risuonata in mille contesti dove la rivolta contro l’ingiustizia faceva sventolare la bandiera di ogni speranza; nella rimozione autoprotettiva che quei versi erano risuonati per la prima volta giusto quando John Kennedy veniva assassinato: dettaglio non trascurabile mentre il sogno veniva spacciato per previsione.

Animalismo Antispecismo Libri


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Un ottimo articolo di Annamaria Manzoni su un importante argomento già trattato in passato su Veganzetta e purtroppo ancora attualissimo al giorno d’oggi: la degradazione del nemico umano per “ridurlo” a semplice Animale (ultimo gradino della nostra scala gerarchica dei senzienti) e in quanto tale poterlo perseguitare, colpire, sterminare senza remore morali. Ancora una volta la discriminazione specista degli Animali ci mostra il suo volto violento e funzionale alla nostra enorme propensione alla devastazione e al dominio, a partire proprio dallo stesso concetto distorto di Animale usato anche nei conflitti umani per insultare o degradare il nemico.

Animalismo Antispecismo


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Un articolo interessante a firma della psicologa Annamaria Manzoni che tratta di una vergognosa narrativa dalle origini antiche, ma di sicura attualità: la denigrazione e l’insulto nei confronti dei Maiali. Grave e ancor più sconcertante se ad utilizzarla sono movimenti che si battono contro le discriminazioni, come MeToo.


Fonte Animal Law Italia: www.animal-law.it/rivista-diritti-animali/opinioni/metoo-e-la-diffamazione-del-maiale

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