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Oggi 68 anni fa (il 3 novembre 1957) Laika cagnetta randagia di 3 anni, veniva scaraventata nello spazio e condannata a morire in solitudine.

Oggi 68 anni fa (il 3 novembre 1957) Laika cagnetta randagia di 3 anni, veniva scaraventata nello spazio e condannata a morire in solitudine.
Oggi 1° novembre 2025 è il World Vegan Day.
Buon Giorno Internazionale del Veganismo a tutte le persone umane vegane che con la loro esistenza e resilienza dimostrano quotidianamente che vivere cercando di impattare il meno possibile sugli altri viventi e sull’ambiente non solo è possibile, ma giusto e indispensabile.
In questo giorno speciale si propone la traduzione di un breve ma significativo passo del testo scritto da Leslie J. Cross, vice presidente della della The Vegan Society, nel 1954. Il testo si intitolava “The Surge of Freedom“.
La parola “veganismo” è un simbolo che rappresenta un cambiamento radicale, una nuova mutazione paragonabile alla liberazione dei servi e degli schiavi.
[…] Lo scrittore americano Henry Bailie Stevens ha sostenuto che una delle “svolte sbagliate” intraprese dall’uomo in qualche momento della sua evoluzione è stata la schiavitù (“addomesticamento”) degli animali. L’affermazione è a dir poco logica. Non c’è molto buon senso, ad esempio, nel chiedere la pace sulla Terra e allo stesso tempo perseguire quella che equivale a una guerra contro gli animali.

Oggi è venuto a mancare all’età di 88 anni Goffredo Fofi: noto saggista, animatore culturale, critico letterario e cinematografico, fondatore di riviste, nonché amico di vecchia data di Veganzetta.
Una lettera di Matteo Preabianca a Veganzetta descrive la situazione che sta vivendo attualmente il veganismo moderno nel Paese in cui è nato. Una situazione di grave perdita di valori identitari e di radicalità, ampiamente prevista, tenendo conto di ciò che è stato fatto per demolire il messaggio vegano sin dalla sua nascita. L’argomento non è certo una novità, ma la banalizzazione e la deriva commerciale del messaggio vegano originale, pare non abbiano ormai più alcun freno e questo continuo rilancio al ribasso nel tentativo puerile di ottenere i favori della società umana specista, probabilmente arrecherà in breve tempo danni ancora più gravi alla causa della liberazione animale.
Vivendo in uno dei Paesi europei (il Regno Unito) con il tasso più alto di persone vegetariane e vegane1, mi sono reso conto che vi è una sconcertante trasformazione nel modo in cui l’animalismo è interpretato e praticato.
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