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Copertina del libro "Disobbedienza vegana. Ovvero il veganismo come potrebbe essere" di Adriano Fragano, nuova edizione 2024

È disponibile online in formato digitale, la nuova edizione (2024) del libro Disobbedienza vegana. Ovvero il veganismo come potrebbe essere di Adriano Fragano ed edito da Edizioni Veganzetta.
Il libro è distribuito in versione ebook (.epub) e in formato .pdf impaginato (per un totale di 148 pagine) ottimizzato per la stampa su carta. L’attuale versione è un’edizione riveduta e corretta di quella pubblicata nel 2018 in formato cartaceo.


Titolo: Disobbedienza vegana. Ovvero il veganismo come potrebbe essere
Autore: Adriano Fragano
ISBN: 9791223045633
Casa editrice: Edizioni Veganzetta
Formato:
ebook (epub) e pdf impaginato
Prezzo ebook: 7,99
Pagine: 148
Anno: 2024

Libri Veganismo


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Una lettera di Matteo Preabianca a Veganzetta descrive la situazione che sta vivendo attualmente il veganismo moderno nel Paese in cui è nato. Una situazione di grave perdita di valori identitari e di radicalità, ampiamente prevista, tenendo conto di ciò che è stato fatto per demolire il messaggio vegano sin dalla sua nascita. L’argomento non è certo una novità, ma la banalizzazione e la deriva commerciale del messaggio vegano originale, pare non abbiano ormai più alcun freno e questo continuo rilancio al ribasso nel tentativo puerile di ottenere i favori della società umana specista, probabilmente arrecherà in breve tempo danni ancora più gravi alla causa della liberazione animale.


Vivendo in uno dei Paesi europei (il Regno Unito) con il tasso più alto di persone vegetariane e vegane1, mi sono reso conto che vi è una sconcertante trasformazione nel modo in cui l’animalismo è interpretato e praticato.

Lettere a Veganzetta Veganismo


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le 10 grandi sorelle

Un articolo pubblicato da Basta delfinari sulla sua pagina facebook, utile a chiarire alcune questioni a coloro che ancora aderiscono entusiasticamente all’idea che il mercato dei prodotti cosiddetti “veg” possa in qualche modo contribuire alla causa vegana.


Il mercato alimentare negli ultimi anni sta spingendo verso scelte apparentemente “green” e propone sempre più spesso linee prive di ingredienti di origine animale.
Quella che per tanti è una scelta basata su principi di equità e rispetto per altri diventa un business, cercando di accaparrarsi sempre più consumatori, implementando nuove fette di mercato.

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L’Europarlamento ha salvato il veggie burger. Nessuno degli emendamenti che intendevano limitare l’uso delle denominazioni di carne ai soli prodotti di origine animale è stato approvato. Resta lo status quo, con la possibilità di utilizzare termini come mortadella, salsiccia o hamburger per prodotti con ingredienti integralmente vegetali.
Sì all’hamburger vegano, dunque: può essere definito un hamburger. Sono stati bocciati gli emendamenti alla Politica Agricola Comune (PAC) che avrebbero proposto di vietare la definizione «carne» per i prodotti alimentari di origine vegetale, mettendo fine ad una battaglia furiosa tra le parti interessate nelle ultime settimane.

Così viene riportato in uno dei numerossissimi articoli pubblicati in questi giorni dalle testate giornalistiche a proposito della conclusione della diatriba sul nome di alcuni prodotti alimentari a base vegetale. La contesa sul cosiddetto “veggie burger” era arrivata fino all’Europarlamento a causa di quattro emendamenti presentati da Copa-Cogeca1 (un’enorme e potente lobby che tutela gli interessi dell’agrobusiness, ma soprattutto della zootecnia europea) con i quali si chiedeva che fosse impedito l’uso di termini riconducibili a prodotti alimentari a base di carne, in prodotti che invece sono a base vegetale. In soldoni: gli allevatori europei si ribellavano contro gli hamburger vegetali.

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