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Roberto Manzotti: Gallo

L’allevamento intensivo può essere considerato come l’apice di un lungo processo di sottomissione e controllo degli animali non umani per fini produttivi, che ha preso piede nel passato recente della storia dell’umanità. La meta dell’allevamento “senza terra” salutata come l’evoluzione e specializzazione dell’allevamento tradizionale, ha prodotto e produce enormi sofferenze agli animali e conseguenze disastrose all’ambiente profondamente modificato per soddisfare le pesanti necessità di tale pratica. La riduzione degli animali in schiavitù non solo è una terribile ingiustizia, ma sta significativamente contribuendo a portare la società umana verso il baratro della devastazione della Terra.
Gli animali-macchina costretti e rinchiusi in strutture lontane dai nostri occhi e dalle nostre coscienze, con i loro corpi segregati e ormai lontani dalla natura, causano loro malgrado e senza colpa una distruzione ecologica senza precedenti.

Testo di Adriano Fragano
Pubblicato originariamente nel libro L’errore antropocentrico. Uomo-natura-altri viventi, a cura di Bruno Fedi e Maurizio Corsini, Mimesis/Eterotopie, 2019, pp. 93-99.

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