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Amposta, Tarragona 2010

Fotografie di Liam Ray concesse dall’autore

La tauromachia nella Catalogna attuale

Testo originale a cura di Sonia España
Traduzione dallo spagnolo a cura di Maria Paz Garcia

Da Barcellona,

La tauromachia ebbe inizio nel Medioevo e consisteva semplicemente nell’infilzare i Tori con delle lance. Nel secolo XIX si diffuse maggiormente  nelle terre catalane dando luogo alle prime Plazas de Toros dove si celebrarono le prime corridas.

Essa viene inquadrata nell’ambito dell’intrattenimento, del divertimento e consiste nel torturare un Animale, in questo caso un Toro, Mucca o Giovenca, in una piazza o nelle strade (correbous) facendolo soffrire gratuitamente e provocandogli in alcuni casi la morte, il tutto adducendo come giustificazione il fatto che tale pratica è considerata un’arte, una tradizione e che “sempre si è fatto in questo modo”.

Concentriamoci sulla sostanza dei fatti e tentiamo di analizzarli.

“Si è sempre fatto in questo modo”. In base a questa premessa possiamo considerare che anche  sessismo o razzismo hanno una ragione di esistere:  è stato sempre così purtroppo, e sempre ci sono state donne maltrattate e da sempre è esistito lo schiavismo e tuttavia, nonostante ciò, oggi non lo approviamo e lo denunciamo. Che la tauromachia sia presente sin dal Medioevo, non giustifica in fatto che sia corretto continuare a praticarla.

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fiesta-cordero.jpgFonte: www.ocsanimal.org


Lo scorso lunedì 7 novembre l’organizzazione internazionale Animal Equality ha reso pubblica un’investigazione sul massacro degli agnelli durante la ricorrenza rituale denominata ‘Festa del Sacrificio’ (Eid al-Adha) o ‘Grande Festa’ (Eid-al-Kebir) che si tiene a Melilla, in Spagna.

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questo-lager-deve-chiudere.jpg

Si riceve il seguente importante comunicato del Coordinamento Fermare Green Hill e si pubblica.


Questo lager deve chiudere!” è scritto sullo striscione che dall’alba di oggi, venerdì 14 ottobre, campeggia sul tetto di uno dei capannoni dell’allevamento Green Hill a Montichiari (BS)!

Alle ore 6.00 è scattata l’azione a sorpresa del Coordinamento Fermare Green Hill. Cinque attivisti sono riusciti a salire sul tetto con una scala, eludendo la guardia dell’allevamento. Arrivata troppo tardi per fermarli. Nel frattempo altri attivisti stanno ancora stazionando vicino al capannone e al cancello d’ingresso, dando supporto a chi è sul tetto e monitorando l’attività  lavorativa che sembra bloccata per la giornata.
L’intenzione dei cinque attivisti è di rimanere ad oltranza sul tetto e impedire che partano carichi di cuccioli verso i laboratori. Hanno con sé tutto l’occorrente per restarci a lungo, per fare in modo di non essere sgomberati e poter comunicare con noi.

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El topo - Alejandro Jodorowsky
E’ doveroso citare un esempio di specismo attuato da certa avanguardia artistica, nello specifico tramite l’espressione teatrale sperimentale del movimento Panico! sorto alla metà  degli anni ’50 con a capo Alejandro Jodorowsky, Fernando Arrabal e Roland Topor. Nei suoi primordiali propositi tale movimento si prefisse, all’interno del suo manifesto, di non essere depositario di alcuna coerenza e logica conclamate gravitando nella contraddizione e nell’eterodossia più spregiudicata.
Jodorowsky, conosciuto soprattutto a livello cinematografico quale artefice di film di culto come El Topo (1971), La montagna sacra (1973), Santasangre (1988), non voleva trasformare questo movimento in un’entità  codificata e culturale, tanto che reagì animosamente quando l’amico Arrabal diede alle stampe, nel 1973, un libro che trattava del movimento Panico! rischiando così di accademizzarlo, tramutandolo in ingranaggio del sistema.

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