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Alvaro Múnera ex torero divenuto attivista animalista: dalla sua storia costellata di dolore inflitto agli Animali, si evince l’importanza che hanno nella formazione dell’individuo l’ambiente e i legami familiari. Múnera costretto in sedia a rotelle proprio da uno di quei Tori che massacrava, cambia la sua esistenza, ma non abbandona del tutto la visione gerarchica dell’esistenza che lo accompagna da sempre: è stato Dio secondo lui a mostrargli una nuova via, e non la disperazione e l’estremo tentativo di salvarsi la vita di un povero Toro. In ogni caso la sua è una storia interessante.


Intervista a D. Alvaro Múnera. Da torero a paladino contro la tortura

12 aprile 2013
Autore: Julio Ortega Fraile
Fonte: OtroMadrid
Tradotto da Angela Seggio per PeaceLink

Ho avuto la grande soddisfazione di intervistare D. Alvaro Múnera, un tempo torero e da molti anni difensore attivo per terminare la tortura sugli animali, riguardo la tauromachia. Quest’uomo che un tempo è stato matador di tori e oggi, dal suo incarico di Consigliere per la Città di Medellin (Colombia) e come parte della Fondazione F.A.U.N.A., che riunisce varie Associazioni contro il maltrattamento Animale, lotta senza sosta per far finire tanta crudeltà, costituisce un esempio non solo di superamento fisico, – un’incornata lo ha lascito sulla sedia a rotelle – ma anche di compromesso e di uno sforzo per sradicare la tortura come forma di commercio e di divertimento.

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Fonte: www.all4animals.it/2013/02/15/la-spagna-ci-riprova-si-discutera-la-legge-per-la-corrida-patrimonio-culturale

La Spagna ci riprova: si discuterà la legge per la corrida “patrimonio” culturale

La Spagna della tauromachia, all’alba del 2013, decide di non abbandonare ancora una delle peggiori manifestazioni del suo “machismo” culturale e cerca nuovamente di far includere la corrida tra i patrimoni dell’UNESCO.

Attraverso una proposta di legge apposita, il Congresso dei Deputati del Parlamento iberico ha votato perché si discuta di identificare le corride come “bene di interesse culturale”.

Sono stati 180 i voti a favore, e la differenza l’ha fatta il Partito Popolare, che ha dato il proprio appoggio.

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Amposta, Tarragona 2010

Fotografie di Liam Ray concesse dall’autore

La tauromachia nella Catalogna attuale

Testo originale a cura di Sonia España
Traduzione dallo spagnolo a cura di Maria Paz Garcia

Da Barcellona,

La tauromachia ebbe inizio nel Medioevo e consisteva semplicemente nell’infilzare i Tori con delle lance. Nel secolo XIX si diffuse maggiormente  nelle terre catalane dando luogo alle prime Plazas de Toros dove si celebrarono le prime corridas.

Essa viene inquadrata nell’ambito dell’intrattenimento, del divertimento e consiste nel torturare un Animale, in questo caso un Toro, Mucca o Giovenca, in una piazza o nelle strade (correbous) facendolo soffrire gratuitamente e provocandogli in alcuni casi la morte, il tutto adducendo come giustificazione il fatto che tale pratica è considerata un’arte, una tradizione e che “sempre si è fatto in questo modo”.

Concentriamoci sulla sostanza dei fatti e tentiamo di analizzarli.

“Si è sempre fatto in questo modo”. In base a questa premessa possiamo considerare che anche  sessismo o razzismo hanno una ragione di esistere:  è stato sempre così purtroppo, e sempre ci sono state donne maltrattate e da sempre è esistito lo schiavismo e tuttavia, nonostante ciò, oggi non lo approviamo e lo denunciamo. Che la tauromachia sia presente sin dal Medioevo, non giustifica in fatto che sia corretto continuare a praticarla.

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Il parlamento della Catalogna ha vietato per legge la corrida.
Dopo le Canarie la Catalogna è la seconda regione della Spagna che abolisce questo osceno e crudele “spettacolo”.
Il voto chiaramente non ha nulla di animalista, ma trattasi di voto politico (dato che in Catalogna sono e rimangono legali altri tipi di torture tradizionali sugli Animali), ciò però non ci impedisce di gioire per questo primo passo verso l’estinzione in ogni Paese delle feste popolari che prevedono lo sfruttamento, la tortura e l’uccisione di Animali.


Da Repubblica online

Spagna, storico no alle corride

La Catalogna le abolisce dal 2012
La regione è la seconda a proibire la tauromachia dopo le Canarie

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