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Raramente un concetto è stato tanto distorto e divulgato in maniera errata quanto quello del veganismo. Sicuramente i media, nel loro perenne tentativo di spettacolizzare e creare arene televisive anziché fare informazione, hanno contribuito in gran parte a questa confusione, ma anche gli attivisti vegani, animalisti e antispecisti hanno la loro responsabilità. Troppo spesso, infatti, nel parlare di veganismo si tende a scivolare su quelli che comunemente vengono chiamati argomenti indiretti, cioè inerenti alla nostra salute o ai benefici che il veganismo arrecherebbe al Pianeta, dato l’elevato impatto inquinante e di consumo in termini di risorse idriche e devastazione territoriale causato dagli allevamenti, in questo modo però riducendolo a una semplice dieta vegetale da cui è stato del tutto espunto il concetto di antispecismo e di liberazione animale.


Il veganismo viene spesso promosso come un’ideologia multifunzionale. Come se l’orrore degli allevamenti non fosse sufficiente ad argomentare in favore della liberazione animale, numerose associazioni animaliste scelgono di ampliare quello che dovrebbe essere un dibattito unicamente etico, portando a sostegno del veganismo preoccupazioni di tipo ecologico o salutistico (anni fa venivano chiamati argomenti indiretti).
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