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Sin dalla sua nascita Veganzetta, essendo liberazionista e non abolizionista, ha tenuto debitamente le distanze con tutto ciò che riguarda leggi, norme e regolamenti sul rapporto tra gli Umani e gli altri Animali. E’ anche vero però che per affrontare e risolvere un problema è necessario conoscerne ogni aspetto, dunque – purtroppo – anche quello legale. Per tale motivo si pubblica una lettera ricevuta da Piero Liberati, storico attivista anticaccia e fondatore di Vallevegan, nella quale si fa il punto sullo stato attuale della fauna selvatica in Italia e sulla giungla di leggi che la riguardano. Buona lettura.


L’altra notte ho incontrato di nuovo un lupo e non è stato come le tre volte precedenti.
L’altra notte era della settimana scorsa o forse di mesi fa oppure ancora prima, perché quando incontri un lupo non puoi ricordare tutto, devi ripassare i tempi ed i dettagli, come con una poesia. Non è stata come la prima volta, allora l’avevo scambiato per un cane che stava attaccando una capra: corsi, urlai e provai a tirare via questo strano cane grosso, scuro, agilissimo che, appena si accorse di me, fece un balzo sovruman… sovracanino, e mi fissò con stranissimi occhi gialli che riflettevano troppo la luce della mia torcia. Lui fuggì da una parte e io dall’altra; fu la prima volta in vita mia che bestemmiai contro qualcosa che non esiste.

Lettere a Veganzetta


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Nonostante la riapertura dell’attività venatoria sia stata fortemente contrastata da una nuova ondata di indignazione e da una manifestazione nazionale tenutasi a Firenze sabato 14 Settembre 2013, da qualche giorno i cacciatori sono tornati a sparare nei boschi e nei campi. Già di prima mattina è possibile udire, più o meno lontani, gli spari delle armi da fuoco che generalmente scandiscono la morte di un Animale. Ogni anno, al termine della stagione di caccia, è possibile stilare un elenco di vittime Umane, principalmente comuni cittadini impallinati accidentalmente e cacciatori deceduti per incidenti o arresti cardiaci. Lo stesso non si può dire delle vittime Animali, per cui è solo possibile immaginare il numero di morti. Occorre poi precisare che gli Animali che perdono la vita a causa dell’attività venatoria sono comunque più di quelli su cui i cacciatori riescono a mettere le mani. Il proiettile non è sempre letale. Se un Animale rimane ferito, a seconda dell’entità del danno, c’è la possibilità, più o meno alta, che esso muoia (per infezione, per fame), anche dopo diversi giorni e non pochi dolori.

Animalismo