Tag: <span>Anna Maria Ortese</span>


Si legge in circa:
15 minuti

cacciatore di spalle con fucile

La psicologa e psicoterapeuta Annamaria Manzoni invia a Veganzetta un suo testo di recente pubblicato sul web che riguarda alcuni aspetti sociali e psicologici dell’oscena pratica della caccia. Buona lettura.


“Il diritto di uccidere un cervo o una mucca è l’unica cosa sulla quale l’intera umanità sia fraternamente concorde, anche nel corso delle guerre più sanguinose”1

La critica alla caccia non si limita oggi a particolari modi o tempi, ma è globale nel senso che ne mette in discussione la stessa essenza, la sua liceità, tanto che alcune associazioni hanno promosso una raccolta firme, grazie a cui verrà portata in senato una Proposta di Legge per la sua abolizione. Abolizione, non limitazione nel tempo e nello spazio, nel rilascio di autorizzazioni o nel numero delle specie cacciabili. Abolizione, perché nulla di ciò che questa attività comporta può essere considerato accettabile. Proprio come nulla di accettabile può essere rintracciato nelle guerre, quelle alle quali ci eravamo illusi, nel mondo occidentale, di avere posto fine: le avevamo in realtà solo spostate un po’ più in là, in tutti quei paesi da cui è stato semplice fare filtrare solo rare informazioni, facilmente stipabili nel grande magazzino del rimosso. Per poi risvegliarci un giorno dal torpore e prendere atto che i governi, il nostro e gli altri, non avevano mai interrotto una smisurata produzione di armi. Perché, oggi si sentenzia, si vis pacem para bellum: ignorando la replica all’antico enunciato, secondo cui, invece, se vuoi la pace è la pace che devi preparare. Elementare Watson.

Animalismo Lettere a Veganzetta


Si legge in circa:
< 1 minuto

E l’uomo senza compassione è nulla, è un fenomeno fisico che potrebbe cessare di essere, e non cesserebbe nulla. Nulla ha valore, in tutta la vita dell’uomo sulla terra, nemmeno l’immensa arte e le religioni – nulla, se non questo sentire compassione e desiderio di soccorrere un altro – chiunque altro, chiunque sia vivo o dolente.

Animalismo


Si legge in circa:
2 minuti

Un brano di Anna Maria Ortese sulla tragedia delle stragi di agnelli per la Pasqua suggerito da Paola Re.


E’ tempo di Pasqua. Tutti e due, donna in calzoni e piccino di tre anni, molto delicato, sono in negozio di macellaio. La giovane al banco (molto lucido e festoso) ritira un pacco avvolto in carta azzurrina, e paga, ed è in attesa del resto. Il bambino cammina muto e appresso sotto una serie di corpi squarciati. Chissà che pensa. Eccolo di fronte a un agnello morto, il capino sanguinante.

Animalismo Veganismo


Si legge in circa:
4 minuti

“Cinturini” li chiamano i lavoratori e i dirigenti che si occupano dell’uccisione dei Coccodrilli: “cinturini” perché in loro è questo che vedono: il prodotto della loro trasformazione in oggetti di consumo, tanto pregiati quanto inutili. Niente di nuovo sotto il sole: agli Animali, quale che sia la specie di appartenenza, viene negata la natura di esseri viventi, senzienti, sofferenti, belli e speciali come ogni Animale è. Il processo di reificazione comincia subito, molto prima che siano uccisi perché è proprio questo il modo per procedere con noncuranza alla loro eliminazione: non bisogna vedere quello che sono, ma quello che, grazie a noi, diventeranno.

Animalismo Notizie