Il “Manifesto Antispecista” in GB, USA e recensito su A Rivista anarchica


Si legge in circa:
2 minuti

A409

Il libro “Proposte per un Manifesto Antispecista” continua il suo percorso di diffusione incontrando sempre più estimatrici ed estimatori anche all’estero.

Costanza Troini (attivista antispecista, giornalista e responsabile della sezione traduzioni di Veganzetta) ha scritto due recensioni davvero molto efficaci e puntuali: una è stata pubblicata nel numero 409 – estate 2016 – di A Rivista anarchica (grazie anche alla disponibilità dell’amico Paolo Finzi), l’altra è disponibile nella pagina ad essa dedicata “Una recensione” del sito web Manifestoantispecista.org.

Nonostante non sia stato tradotto in inglese il libro sbarca anche in Gran Bretagna e negli Stati Uniti d’America, il tutto grazie all’interessamento di un amico e attivista antispecista: Tino Verducci.
Ed è così che un certo numero di copie del libro si trovano ora a Londra presso la storica biblioteca del London Action Resource Centre (LARC) e a Buffalo (Stato di New York – U.S.A.) presso la nota libreria Burning Books di proprietà dell’attivista ecologista radicale (fondatore ed ex portavoce del North American Earth Liberation Front Press OfficeLeslie James Pickering.

Per informazioni sul London Action Resource Centre (LARC):
http://www.londonarc.org
https://radar.squat.net/en/london/larc
https://socialcentrestories.wordpress.com/2008/04/29/london-action-resource-centre 

Per informazioni sulla libreria Burning Books di Buffalo:

http://burningbooksbuffalo.com
https://www.facebook.com/Burning-Books-263128823706195


tinio-verducci-the-larc-londraProposte per un Manifesto Antispecista nella biblioteca del LARC di Londra.

jim-lester-tino-verducci-burning-books-buffalo

Proposte per un Manifesto Antispecista nella libreria Burning Books di Buffalo (USA).


Fotografie fornite da Tino Verducci

9 Commenti
  1. Paola Re ha scritto:

    E’ una buona notizia. Io mi sono cancellata dall’indirizzario del circolo anarchico di Alessandria, stanca si ricevere i loro inviti con mangiate a base di animali. Poi è spuntato un Capodanno vegan… forse stanno aprendo gli occhi.

    23 Luglio, 2016
    Rispondi
  2. Paola Re ha scritto:

    Tu mi fai saltare le coronarie. Dopo la porchetta NO TAV io ho gettato la spugna. Mentalità granitica, arretratezza culturale, degrado specista. Non ci arrivano proprio.
    ACCOGLIENZA??? Io li farei entrare in un mattatoio per vedere come sono ben accolti gli animali.

    23 Luglio, 2016
    Rispondi
  3. Vic Dalla Rosa ha scritto:

    Back again.Degradato specista,prova interesse per le vostre discussioni…La mentalità granitica,ahimé,é tipica in chi persegue,o perseguita,le cosidette Idee e gli Ideali che spesso sfociano in Idiozie.Da bravo anarchico,me ne fotto dei circoli anarchici.E’ l’unico club che non dovrebbe necessitare di iscrizione.Non dovrebbe esistere neppure un circolo anarchico.E’ una contraddizione.Lasciateli alle loro porchette,costicine e profeti morti e sepolti.E non stupitevi se mangiano e nè di cosa.Se hanno la bocca piena,non parlano.E se non parlano,o ciarlano,non esistono.And that’s all right!

    23 Luglio, 2016
    Rispondi
  4. stefano ha scritto:

    perché generalizzare e fare di tutt’un’erba un fascio? ci sono “circoli”anarchici , meglio ritrovi, o covi se preferite, dove abbondano anarchici vegani antispecisti notav e “antisistema”, e posso testimoniarlo in prima persona…forse dovreste informarvi meglio…

    24 Luglio, 2016
    Rispondi
    • Paola Re ha scritto:

      Caro Stefano, dalla tua risposta, mi pare di avere intuito che siamo dalla stessa parte. Visto che inviti a informarci, ti rispondo che sull’argomento sono molto informata. Mi sono già espressa a riguardo su Veganzetta. Il pezzo è un po’ datato ma sempre valido: non ho cambiato idea da quando l’ho scritto https://www.veganzetta.org/sono-no-tav-ma-non-partecipero-alla-vostra-cena/
      Aggiungo anche interessanti fotografie che io stessa ho inviato a Veganzetta, dopo le quali ho dato un taglio a questi ritrovi festaioli sanguinari https://www.veganzetta.org/la-porchetta-no-tav/
      Quanto sopra è per quel che riguarda il movimento NO TAV.
      Riguardo i circoli anarchici, non ne ho mai frequentati ma ero informata e mi relazionavo col circolo anarchico di Alessandria: dopo avere visto che non ci sentivano proprio su questo discorso, ho dato un taglio. Le mie energie non sono infinite e non riesco proprio a lottare tutta la vita contro muri di gomma. Certe volte i muri crollano, certe volte sono appunto di gomma.
      Sono d’accordo con te: non bisgna generalizzare. Ci sono circoli anarchici, come quello proposto da Veganzetta in questo articolo, che guardano lontano, altri che guardano solo nel loro piatto. Vale anche per le persone NO TAV. Io sono NO TAV, per esempio, ma non mi presenterò mai più a certi appuntamenti agghiaccianti. Non spezzo il pane davanti a tanta sofferenza.

      25 Luglio, 2016
      Rispondi
      • stefano ha scritto:

        ciao Paola, credo anch’io siamo dalla stessa parte. Per quel che mi riguarda sono vegano antispecista, anarchico e no tav. Si vede che ho avuto la fortuna di frequentare posti anarchici dove mi sono trovato in ottima compagnia di anarchici notav vegani. Ma credo che frequentare persone con le quali si è in sintonia su alcune lotte (no tav ad esempio ) ma non ancora sensibili ad altre, possa aiutare ad aprire le menti, reciprocamente…non sempre i muri sono di gomma

        26 Luglio, 2016
        Rispondi
        • Paola Re ha scritto:

          Me lo sono ripetuto come un mantra centinaia di volte. A un certo punto si deve decidere: o di qua o di là. Io sono partigiana e tenere il piede in due scarpe non fa per me così ho deciso di essere una silenziosa NO TAV e rimorosa antispecista. Mi vergogno a mangiare in quei posti, anche se mangio vegan. Mi sento addosso gli occhi di miliardi di animali che chiedono giustizia.

          26 Luglio, 2016
          Rispondi
  5. Paola Re ha scritto:

    Stasera ho ascoltato Radiopopolare in automobile per 15 minuti (di più non la reggo) proprio in un collegamento con la Valsusa a questa festa ALTA FELICITA’. C’era uno che parlava proprio del cibo e diceva, insieme alla conduttrice radiofonica allegra allegra, che è meraviglioso vedere lo chef Rubio che cucina con le donne delle valle. Non conosco lo chef Rubio ma immagino sia uno degli chef diventati star nei programmi televisivi di cucina. A un acerto punto ha detto: “Adesso vi lascio perché vado a vedere se Rubio mi ha lasciato da parte qualche frattaglia.” Che dire?
    ALTA FELICITA’ e BASSA MACELLERIA.
    Irrecuperabili.

    24 Luglio, 2016
    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *