Anche gli Animali soffrono la guerra #26


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Ventiseiesima parte dell’articolo Anche gli Animali soffrono la guerra


Che Israele usasse i Cani (in particolar modo il Pastore belga Malinois) è cosa ormai ampiamente nota. 

Ora però, un’inchiesta congiunta del quotidiano Guardian e del collettivo Arab Reporters for Investigate Journalism (Arij) ha portato alla luce un altro aspetto di cui ancora si parla molto poco: l’utilizzo sistematico di Cani contro civili palestinesi, tra cui donne, anziani, bambini e persone con disabilità. Se episodi di questo genere erano stati raccontati sporadicamente nei mesi scorsi, ora si è arrivati invece a comprendere che la cosa avviene in modo sistematico. Inoltre oggi sappiamo che gran parte di questi Cani arrivano direttamente dall’Europa, addestrati e venduti da aziende specializzate. Secondo questa ricerca, Germania e Paesi Bassi sono in prima fila nella vendita.

In Olanda, per esempio, tra ottobre 2023 e febbraio 2025, sono stati rilasciati 110 certificati di esportazione di Cani militari verso Israele, di cui 100 alla società Four Winds K9, con sede nel piccolo villaggio di Geffen. In Germania, l’azienda Diensthunde.eu ha dichiarato di aver esportato Cani da lavoro a Israele tra il 2020 e il 2024, anche se ha tenuto a precisare che fossero per usi offensivi, sostenendo che servivano solo per rilevamento di esplosivi o droga. Naturalmente non esiste alcuna prova documentata del reale utilizzo che ne sia stato fatto. Il Regno Unito, che negli ultimi due anni ha esportato 300 Cani verso Israele, addirittura li ha indicati come “animali da compagnia.” Naturalmente ciò accade perché nessuno controlla davvero a cosa servano questi Animali una volta arrivati a destinazione. Le norme attuali dell’Unione Europea indicano infatti che i ” Cani da attacco” non sono considerati armi, né strumenti strategici. Non richiedono licenze speciali. E questo crea un vuoto normativo enorme. Resta il fatto che i casi documentati sono ormai centinaia. In alcuni frangenti i Malinois sarebbero stati lanciati contro prigionieri palestinesi in custodia, per morderli e umiliarli. I racconti parlano di Cani che defecavano e urinavano sui detenuti.Ovviamente anche i Cani sono vittime di questo orrore e nonostante l’IDF neghi ogni addebito, è indubbio che i Cani siano parte dell’esercito e che quindi vengano utilizzati come armi. È indubbio inoltre che subiscano addestramenti coercitivi contrari alla loro etologia e che come sempre sono anche loro vittime della guerra. Per concludere i dati ufficiali, dicono che 42 cani dell’unità Oketz sarebbero morti dall’inizio della guerra a Gaza.

Francesco Cortonesi


Fonti:

Repubblica.it

The Guardian


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