Poesia: Gatto rosso


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Primissimo piano di un Gatto rosso

Dicono che ti affezioni al luogo
dicono che cerchi solo cibo
dicono che non sai amare.
Dicono mille cose retoriche
quelli che non ti conoscono
quelli che non ti amano.

Sei qui da due giorni
gatto rosso con esperienza di strada
dopo l’incidente dopo il trauma
dopo l’intervento
dopo la sofferenza.
Conosci solo una cesta di cartone
e cibo che prendi solo
dalle mie mani insistenti.

Dicono che ti affezioni al luogo
dicono che ti interessi al cibo.
Ma se non mangi
se non esci dalla scatola gialla
se non chiedi niente… ma piangi.

Piangi quando resti solo
e ci insegui zoppicando
nel tuo corpetto stretto
piangi perché sai che siamo noi
esseri diversi
che plachiamo la tua solitudine.

Mi siedo accanto a te
arrotolato nella pelliccia rossa
raccolto come nel ventre della madre
la coda sul naso
a chiudere il cerchio
il muso affondato nella mia mano
che mordicchi e che levighi.

Sai della paura
sai dell’abbandono
sai del conforto e della tenerezza
della mortificazione e del rispetto
della fiducia e dell’orrore.
Sai tutto dei sentimenti
di noi che viviamo uguali
e in forme diverse su questa terra.

Mi alzo silenziosamente
per non svegliare
il tuo sonno leggero e quieto
che insegue sogni di carezze
in un modello di universo
da inventare.

Mariangela Corrieri


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