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Antoine de Saint-Exupery fa incontrare il Piccolo Principe con una Volpe che incredibilmente gli chiede di essere addomesticata. Una Volpe umanizzata che autolesionisticamente offre la propria libertà e la propria dignità di essere selvatico al piccolo Umano. Addomesticare vuol dire creare legami secondo l’autore, in realtà significa solo sottomettere, controllare e dominare; ma tutto ciò non compare nel dialogo tra i due: l’addomesticazione è spacciata come creazione di un legame esclusivo, importante, intimo e condiviso. Nulla di più falso.
Le favole e i racconti per bambini sono molto spesso veicolo di concetti specisti e violenti, atti a creare una vera e propria pedagogia del dominio, abituando e istruendo i più piccoli a essere ingiusti, insensibili e spietati nei confronti degli Animali: la proposta della Volpe, il suo atteggiamento bonario nei confronti dei cacciatori, la sua visione del mondo, il rito, le rose e i bruchi uccisi con noncuranza dal Piccolo Principe sono degli esempi eclatanti. Almeno le Rose “erano a disagio”.


Il Piccolo Principe

di Antoine de Saint-Exupery
Capitolo XXI

In quel momento apparve la volpe.
“Buon giorno”, disse la volpe.

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