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Come lettura estiva si propone un testo che, sebbene possa apparire distante, ha molto a che fare con la liberazione animale. L’agricoltura (peggio ancora quella industriale e ipertecnologica) e le biotecnologie, sono una delle numerose frontiere dello sfruttamento animale e della Natura da parte della specie umana. Nonostante la fonte di tale testo sia evidentemente non antispecista e si concentri su concetti come il “bene comune” e su argomentazioni ecologiste, esso rappresenta una ricca fonte di informazioni (compreso un excursus storico) su ciò che sta drammaticamente accadendo nei campi e nei laboratori e che riguarda molto da vicino gli Animali e i viventi tutti. Buona lettura.
Tratto dall’opuscolo “Appello ai colibrì. Contro i nuovi OGM e l’agricoltura 4.0” edito dal Collettivo Terra e libertà.
La tecnoscienza all’assalto del vivente
L’agricoltura si fa industria
L’agricoltura industriale affermatasi a partire dagli anni ’50 ha trasformato l’ambiente agrario a immagine del settore industriale, imponendo una visione semplificatrice di input e output al posto dell’idea di equilibrio tra gli esseri viventi che compongono la madre Terra.
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