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Secondo delirio (qui il primo): nella nostra società ci dovrà essere sempre qualcuno o qualcosa che sanguina per compiacerci.
Fonte: www.salepepe.it/news/notizie/hamburger-piante-sanguina-come-bistecca
L’hamburger di piante da cuocere al sangue come una bistecca
Ha l’aspetto e il sapore della carne e in padella sfrigola ed emana un buon odore di fettina ai ferri. Eppure è completamente derivato delle piante.
È pronto per essere addentato l’incredibile hamburger che fa sanguinare i vegetali con cui è prodotto.
A crearlo è stato un team californiano capitanato da Patrick O. Brown, laureato in medicina e per vent’anni professore della Stanford University, che ha scelto di diventare imprenditore fondando la Impossible Foods (impossiblefoods.com).
La società si trova a Redwood City, 7 miglia dal centro di San Francisco e dà lavoro a un team di circa 50 brillanti scienziati tutti impegnati a cambiare il mondo partendo dal cibo.
Dopo circa 3 anni di studi, finalmente qualche giorno fa il professor Brown ha versato in un bicchiere un liquido rosso perfettamente simile al sangue, che al gusto ha rivelato lo stesso sapore metallico della carne grazie al fatto che il magico composto contiene la molecola presente nell’emoglobina, sostanza che dà alla bistecca il suo gusto fino a ieri inimitabile.
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Che dire…?
Che la speculazione vegetale, abbia inizio!
Speculazione e folle ricerca della manipolazione di ogni cosa a qualsiasi costo, delirio di onnipotenza dell’homo sapiens (?)….. questa gente non ha proprio la minima idea di cosa sia o di cosa dovrebbe essere il cibo.
Destrutturare completamente i vegetali per trasformarli in composti innaturali (e con la puzza di cadavere) privi di tutte le sinergie che si possono trovere solo in un cibo integro e fresco è demenziale.
D’altronde il business e il mercato hanno occupato tutte le caselle disponibili,
la decrescita sarebbe davvero felice ..se fosse felice.
Per trovare scarpe che non abbiano neanche un centimetro di pelle, sciarpe che
non contengano neanche un filo di seta, maglie senza nemmeno l1% di lana ecc.,
faccio un po’ di fatica.
Dovrebbero tutti scegliere autonomamente di abolire lo spezzatino dalla loro dieta,
semplicemente perche’ la sola idea di addentare un cavadere li tramortirebbe.
Ma così non e’, e se qualcuno potra’ fare meglio di me e prima di me per eliminare
l’orrore, qualunque sia il motivo che lo spinge, IO LO RINGRAZIO.
in genere non si dice riguardo il cibo… …ma in questo caso mi concedo…… …………….CHE SCHIFO!!!
Già da tempo circola il cibo vegetale con il nome di quello animale: salsiccia, wurstel, prosciutto, bistecca, hamburger, spezzatino eccetera. A me irrita il solo nome, proprio perché mi ricorda i cadaveri in tavola, comunque chiudo un occhio perché forse certi cibi non si possono chiamare altrimenti. Era prevedibile che arrivasse il sangue vegetale, magari la coscia o il muso di un animale vegetale… D’altra parte, forse il paragone va preso un po’ alla larga, molti di coloro che smettono di fumare cercano un’altra “sigaretta” che però non è una vera sigaretta, infatti è quella elettronica. Sono convinta che tra le aziende che hanno abbandonato la produzione di pellicce animali a vantaggio di quelle ecologiche, ce ne siano alcune che lo hanno fatto per interesse e non per una scelta etica. Il nome “pelliccia” è rimasto e si cerca di farla più simile possibile a quella animale, così da non far rimpiangere la presenza del cadavere addosso a chi era solito indossarlo. Purtroppo l’abitudine a certe mostruosità è parecchio radicata e il business non si fa scappare neanche un’occasione per rinsaldare le radici.
Cara Paola…concordo assolutamente con te!