Anche gli Animali soffrono la guerra #27


Si legge in circa:
2 minuti

Leoni evacuati dallo zoo di Rafah, 2025

Ventisettesima parte dell’articolo Anche gli Animali soffrono la guerra


Siamo ovviamente perfettamente consapevoli della pulizia etnica che si sta consumando in Palestina, ma su questa rubrica si parla di Animali ed è chiaro che l’onestà intellettuale ci impone anche di fare considerazioni che possono in qualche modo risultare controverse per l’immagine della Palestina. Lo zoo di Gaza è da sempre considerato uno dei peggiori al mondo (e d’altra parte basta vedere le immagini disponibili anche su fonti palestinesi per rendersene conto) ed è spesso finito sulle cronache di molti testate giornalistiche autorevoli. Questo zoo è stato chiuso per la prima volta nel 2016, ma nonostante i tentativi fatti da associazioni internazionali di mantenere effettiva la chiusura, è sempre stato riaperto al pubblico. Tanto che a tutt’oggi risulta operativo.
Purtroppo le gabbie degli Animali risultano minuscole e fatiscenti e se da una parte ciò è comprensibile visto la tragica situazione a Gaza, dall’altra resta il fatto che Leoni e altri Animali vengono regolarmente acquistati per essere rinchiusi e poi mostrati al pubblico. In questi giorni lo zoo di Gaza sta subendo un nuovo spostamento a causa dell’imminente occupazione della striscia da parte di Israele. Attualmente gli Animali detenuti sarebbero 3 Leoni, 2 Gazzelle, 16 Scimmie e diversi voltatili. A occuparsi di questo nuovo trasferimento è PAL (Palestinian Animal League) che chiede un aiuto per trasferire questi Animali in santuari internazionali.
Purtroppo non abbiamo la possibilità di sapere quale sia la destinazione finale degli Animali in attesa di un eventuale trasferimento in un Santuario perché, comprensibilmente, questa destinazione resta segreta. Naturalmente non possiamo che sperare che questo zoo chiuda i battenti una volta per tutte, anche se, oggettivamente, abbiamo molti dubbi anche in base a ciò che afferma pubblicamente PAL a riguardo.

Francesco Cortonesi

Fonti:
https://www.instagram.com/p/DND4vrPCcbK
https://www.instagram.com/palestiniananimalleague
https://www.facebook.com/pal.legue


Fotografia in apertura: fotogramma di un video dell’evacuazione di alcuni Leoni dallo zoo di Rafah, 2025. Fonte: PAL


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3 Commenti
  1. Grazia Parolari ha scritto:

    Credo si dovrebbe prestare più attenzione alle parole. Parlare di “imminente occupazione della Striscia da parte di Israele ’ è assolutamente fuorviante . Da anni Gaza è considerata territorio palestinese occupato dall’ONU, dalla Croce Rossa e da tutta la comunità internazionale, perché Israele controlla confini, mare, cielo, registri della popolazione e movimento di beni e persone. L’attuale guerra non inaugura un’occupazione: semmai segna una ri-occupazione militare diretta e un inasprimento di un controllo che non è mai cessato. Israele oggi controlla militarmente oltre il 75% della Striscia, con basi, zone presidiate e operazioni su larga scala. Scrivere di “imminente occupazione della Striscia” significa ignorare il diritto internazionale e la realtà dei fatti.

    17 Agosto, 2025
    Rispondi
    • Veganzetta ha scritto:

      Bisogna sempre prestare attenzione alle parole. Le parole sono pietre.
      Per questo ti ringraziamo per la precisazione, anche se ad onor del vero risulta abbastanza superflua.
      Cortonesi si riferiva in tutta evidenza alla recente e scellerata intenzione del governo israeliano di occupare militarmente l’intera Striscia di Gaza, è chiaro quindi che non sosteneva (e come lo si potrebbe fare?) che questa è la prima occupazione israeliana di quei luoghi.
      Ma proprio perché è necessario sempre e comunque prestare attenzione alle parole, è evidente che nel tuo commento manca anche il minimo riferimento a ciò che stanno subendo gli Animali prigionieri nello zoo di Rafah di cui si parla nell’articolo.
      Quella del popolo palestinese è una tragedia immane scaturita da un’ingiustizia immane, ed è indispensabile cercare in ogni modo di farla cessare, quella degli animali non umani è un altro tipo di tragedia immane che, senza alcuna volontà di esprimere una scala di valori, colpisce un numero infinito di esseri senzienti che spessissimo non sono nemmeno reputati tali. I Leoni e gli altri Animali dello zoo di Rafah (uno dei peggiori al mondo) soffrono una condizione terribile per colpa della situazione a Gaza, ma soprattutto per colpa dei loro carcerieri umani. Che questi ultimi siano palestinesi (e che si prenderebbero cura “amorevolmente” degli Animali a detta di PAL!) o siano israeliani o turchi o italiani, a chi è rinchiuso a vita dietro le sbarre poco o nulla importa e cambia. Questo è ciò che Veganzetta vuole evidenziare, di cui vuole parlare, che intende denunciare.

      Saluti antispecisti.

      18 Agosto, 2025
      Rispondi
  2. VictoriaVeg ha scritto:

    Non esistono sfruttatori buoni o cattivi gli animali negli zoo soffrono e basta ovunque si trovino. Questo è quello che scrive Palestinian animal league su facebook: “Since 2014, Fathi and his family have lovingly run a small zoo in Rafah.” avrebbero scritto lo stesso per uno zoo di un altro paese? vergognoso.

    20 Agosto, 2025
    Rispondi

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