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Lombrico salvato dall'alluvione della Romagna - 2023

Oggi, primo novembre 2023, Giornata Mondiale del Veganismo, vorrei parlarvi di Lombrichi e di veganismo.
Forse potrà sembrarvi un argomento bizzarro, ma i Lombrichi hanno molto a che fare con il veganismo: esiste un nesso tra questi piccoli e bistrattati Anellidi e la concezione vegana dei viventi. Per comprenderlo è necessario compiere alcuni balzi all’indietro nel tempo.

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Copertina di "Fratelli animali" di Edgar Kupfer-Koberwitz

Titolo: Fratelli animali. Considerazioni su una vita etica
Autore: Edgar Kupfer-Koberwitz
A cura di: Giannella Biddau
ISBN: 8833596281
Casa editrice: libreriauniversitaria.it Edizioni
Prezzo: 14,90 euro
Pagine: 100
Anno: 2023

Recentemente è stato pubblicato da libreriauniversitaria.it Edizioni un piccolo e interessante libro dal titolo “Fratelli animali. Considerazioni su una vita etica“. Il libro riporta la traduzione in italiano dal tedesco a cura di Giannella Biddau di quattro lettere che Edgar Kupfer-Koberwitz scrisse ad un amico immaginario durante la sua prigionia nel lager nazista di Dachau (1940-1945), per spiegare e descrivere lo sfruttamento e il dolore che causiamo agli Animali e la sua posizione al riguardo.

Libri


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Galline in un lager

In occasione del Giorno della Memoria, si propone un interessante testo di Paola Re. Buona lettura.


Sopravvissuti della Shoah ricordano gli animali

Con la risoluzione 60/7 del 01/11/2005, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 Gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. L’Italia ha formalmente istituito la giornata commemorativa, nello stesso giorno, alcuni anni prima con la Legge 211/2000. Chiunque, almeno negli anni della scuola, ha studiato o letto qualcosa sulla Shoah ma niente è più istruttivo delle testimonianze di chi abbia vissuto direttamente quell’esperienza.

Un’eterna Treblinka. Il massacro degli animali e l’Olocausto” di Charles Patterson, curato e tradotto da Massimo Filippi nell’edizione italiana 2015 EIR, è un libro che amo perché libero e coraggioso nell’aprire le porte a un mondo in parte inesplorato. Sulla base di un’ampia documentazione e bibliografia, presenta la radice comune dello sfruttamento umano e animale, attraverso lo studio delle innegabili somiglianze tra il modo crudele in cui i nazisti trattavano le loro vittime e quello in cui gli esseri umani trattano gli animali.

Animalismo Libri


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Gentilissime/i,

il prossimo 27 Gennaio, per il quattordicesimo anno si celebra il Giorno della Memoria, una ricorrenza ancora troppo giovane per dirsi consolidata, soprattutto a fronte delle frequenti dimostrazioni di odio razziale, talvolta accompagnate dalla nascita di partiti e movimenti ispirati al nazifascismo.

Chiunque di noi, almeno negli anni della scuola, ha studiato o letto qualcosa sulla Shoa ma niente è più istruttivo delle testimonianze dirette delle vittime e dei sopravvissuti che ci offrono un quadro incredibilmente drammatico del dolore che la storia ha loro riservato, a ognuno il suo, da accomunare in un dolore universale.

Ogni vittima merita un rispettoso ricordo e ogni sopravvissuto dovrebbe essere assunto ancora oggi come fonte preziosa di testimonianza, soprattutto nelle scuole dove si trova sempre meno tempo per insegnare la storia recente.

Da antispecista, oltre che antirazzista, sono rimasta particolarmente colpita dalle testimonianze di alcuni perseguitati che, sopravvissuti alla non vita dei lager, hanno trovato una forza ammirevole per dedicarsi alla causa di liberazione animale. Chi dedica la propria vita ai senza voce viene spesso accusato di superficialità: con tutti i problemi che ci sono, pare che dedicarsi agli animali sia una sorta di passatempo per distrarsi da tutto il resto, cioè i cosiddetti problemi “più importanti”. Spesso non si riflette che la radice della violenza (uno dei problemi “più importanti”) è una sola: il diritto del più forte sul più debole. Gli animali ne sono testimoni emblematici, come lo sono i sopravvissuti dei lager che hanno subìto ciò che da secoli moltissimi animali subiscono, regolarmente sfruttati, percossi, affamati, sperimentati, schiavizzati, privati sistematicamente della loro dignità. 

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