Russia: veganismo antisistema


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Ogni tanto in mezzo alle migliaia di articoli-spazzatura su ciò che la stampa – e in generale l’opinione pubblica specista – reputa sia il veganismo, si possono trovare delle notizie di un certo interesse, come quelle pubblicate su Il Corriere della Sera (3 novembre 2019) e riportate di seguito. Il veganismo – in Russia in questo caso, ma ovunque in generale – può rivelarsi una visione disarticolante contro una società fatta di repressione e discriminazione. 


San Pietroburgo
Vegani, antisistema, anti-Putin
In Russia la rivoluzione è veg

Nel ventennio del presidente cacciatore e pescatore e della «destra di popolo», rifiutare la carne è un gesto sempre più militante. Le cellule del movimento: ristoranti e caffè.

di Irene Soave

«Basato su falsa coscienza e false ipotesi, il vegetarianismo non ha seguaci nell’Urss». Così la Grande Enciclopedia Sovietica, 65 volumi pubblicati fra il 1926 e il 1978. Essere vegetariani, o peggio vegani (in russo si dice «vegetariani estremi»), non è mai stato popolare in Russia; considerata una mollezza borghese se non vicina all’anarchia negli anni dell’Urss — era stato vegetariano Lev Tolstoj, considerato da molti fra i padri nobili anche del pensiero anarchico — la scelta di non mangiare animali gode anche oggi, nel ventennio del presidente cacciatore e pescatore Vladimir Putin, di scarsissimo credito nel sentire comune.

Appena l’1% dei russi è vegetariano, percentuale identica alla media dei vegani nei Paesi Ue; e nelle metropoli, soprattutto a San Pietroburgo, la connotazione politica di questa scelta è esplicita. Minoranza assoluta, ma bellicosa, i vegani sono un movimento vero e proprio; le cui cellule sono ristoranti, caffè, e negozi di alimentari gestiti con spirito più da attivisti che da esercenti.


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4 Commenti
  1. azza ha scritto:

    bellissimo. sarebbe interessante prendere contatti per qualche intervista più articolata.

    5 Novembre, 2019
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    • Cereal Killer ha scritto:

      Certamente sarebbe interessante un’intervista per maggiori approfondimenti, ma il problema in questi casi è sempre lo stesso: la lingua.

      5 Novembre, 2019
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      • Matteo ha scritto:

        se vi serve, posso contattarli io.

        7 Novembre, 2019
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  2. Paola Re ha scritto:

    Ho letto questo articolo sul Corriere e mi sono davvero stupita, soprattutto perché pubblicato nella sezione ESTERI.
    Non è la solita lagna sul veganismo ma una questione politica.

    7 Novembre, 2019
    Rispondi

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