Pascale Salmon


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Pascale Salmon

Pascale Salmon, artista ed attivista vegan francese, in questa breve intervista ci parla della sua scelta vegan e di come questa sia entrata a far parte di ogni aspetto della sua vita, comprese le sue opere dal forte impatto simbolico e comunicativo.


Quando ero bambina, pensavo che la caccia e la pesca fossero pratiche ingiuste, ma dimenticavo che la carne ed il pesce che avevo nel piatto erano stati anch’essi degli Animali.

All’età di 28 anni decisi di diventare vegetariana a seguito di una discussione con un cacciatore che mi disse: “Se ti piacciono gli Animali non li mangi!”.

Per vent’anni restai solo vegetariana perché non ero a conoscenza di ciò che veramente si nascondeva dietro l’industria casearia, i mattatoi, le condizioni di vita e morte di tutti gli Animali sfruttati nel mondo. Diventai vegana nel 2009, dopo aver visto alcuni video dell’organizzazione per i diritti animali L214 e della Peta riguardanti la sofferenza inflitta a milioni di Animali usati per il cibo, l’abbigliamento, la vivisezione e l’intrattenimento. Era arrivato il momento di mettere in discussione le mie scelte come consumatrice e di essere coerente fino in fondo con i miei valori di non-violenza.
Il veganismo per me è fonte di molti benefici, questo approccio rispettoso della vita è il modo più positivo ed efficace nel contribuire alla soluzione dei principali problemi che l’umanità di oggi si trova ad affrontare: il riconoscimento dei diritti degli Animali, la salute umana, la fame nel mondo, l’ecologia.
Come artista ho deciso di comunicare quello che è il mio pensiero attraverso le mie opere grafiche e come me, sempre più artisti trasmettono il messaggio del veganismo attraverso le loro creazioni come la pittura, la musica, il teatro, il cinema e la scrittura.
Possiamo ritrarre in modo efficace la sofferenza vissuta da esseri senzienti per scopi umani come il cibo, l’abbigliamento, i cosmetici, l’intrattenimento e diventarne i testimoni, ma al tempo stesso informare sulle alternative, comunicare un diverso approccio nella vita di tutti i giorni.
L’arte vegan permette di dare voce a miliardi di Animali ed è un’ulteriore possibilità per riuscire a toccare le persone nel profondo. Penso che le immagini possano fornire uno stimolo ed una sfida al cambiamento nel consumo da parte delle persone umane, l’arte può essere un catalizzatore per il cambiamento verso un mondo migliore ed avere un forte impatto.

Dopo aver fatto l’assistente sociale, la designer tessile e l’animatrice in un laboratorio di pittura libera, ho iniziato la mia personale ricerca artistica.
I primi soggetti su cui mi sono concentrata sono stati il corpo umano e gli alberi, i miei preferiti. Successivamente vennero il mandala e Buddha, ispirati dai miei viaggi in India. Ora che sono anche un’attivista per i diritti degli Animali, i miei dipinti sono influenzati dal mio modo di vivere vegan. Il mio approccio parte dal chiedermi come gli esseri umani considerino gli Animali, come li trattino e mostrino i diversi modi di pensare, dallo specismo al veganismo.

Nei miei quadri racconto delle storie e spero che queste possano essere un’occasione per trasmettere l’idea di liberazione animale e contribuire così nella società in questo percorso emancipatorio, cerco di mostrare diversi punti di vista circa i rapporti tra Umano e Animale con l’obiettivo di avviare una riflessione sulle relazioni gentili o violente ed in quest’ultimo caso, spingere a dei cambiamenti.

La base dei miei quadri è fatta di teste umane, più esattamente delle sagome che contengono alcuni messaggi e simboli e rivelano i diversi punti di vista, questa raffigurazione vuole essere come un’introspezione del cervello umano in relazione all’Animale. Sollevo delle questioni riguardo la moralità, la giustizia, l’etica, la libertà, la pace e chiedo dove sia la coerenza tra i nostri pensieri, parole ed azioni. Cerco di dare agli Animali una voce che li rappresenti, mostrandoli liberi o in gabbia, per sottolineare il contrasto tra queste due condizioni, al fine di convincere le persone a mettersi in discussione, una sorta di faccia a faccia con se stessi. Cerco di infondere emozioni e significato nella mia pittura, le persone hanno bisogno di capire come le loro scelte abbiano effetto sugli Animali, sugli Umani stessi e sul pianeta.
Nell’opera “Apri la tua mente” ad esempio, voglio mostrare il lato nascosto della portata di qualsiasi crudeltà verso gli Animali da parte dell’Umano, ho scelto quindi di disegnare moltissimi cartelli con scritto “Vietato l’accesso”, che rappresentano tutti gli Animali che vengono allevati o catturati per scopi come carne, latte, uova, pesce, miele, seta, pelliccia, lana, gli zoo, il circo, le gare, gli acquari, la caccia, la corrida ed i laboratori.
Gli esseri umani sono addormentati nelle proprie abitudini, ma spero che il processo di risveglio stia cominciando, fare il collegamento e adottare finalmente un atteggiamento etico.

Uno dei miei prossimi progetti consisterà nel creare delle immagini che saranno proiettate sulle pareti dei palazzi lungo le strade, le quali conterranno dei forti messaggi, una chiamata alla compassione.

L’attivismo è parte della mia vita e voglio fare del mio meglio per creare un mondo più giusto. Attraverso l’empatia, tutti noi possiamo agire concretamente semplicemente scegliendo una filosofia di vita etica.

www.pascalesalmon.com
www.facebook.com/profile.php?id=100063609186715

Intervista e traduzione a cura di Jade Monica Bello


Galleria fotografica fornita dall’artista

4 Commenti
  1. Paola Re ha scritto:

    Stupende queste opere. Dovrebbero entrare nelle scuole ad aprire davvero la mente.

    12 Settembre, 2015
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  2. Paca ha scritto:

    Grazie mille! ;-)

    18 Marzo, 2016
    Rispondi

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