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Gli eventi, condizionati dall’ignoranza umana, dovrebbero farci riflettere sull’atteggiamento che spesso teniamo nei confronti degli Animali selvatici. Sui rischi che, anche involontariamente, gli facciamo correre. In questa storia nessuno è davvero colpevole, ma i numerosi errori di valutazione e l’egoismo dei tanti Umani coinvolti finirono per essere letali. Tutto questo si poteva evitare.
Quella che segue è la storia di Luna.
Questa fotografia è stata scattata il 10 marzo del 2006. È l’ultima immagine che abbiamo di Luna, nota anche come L98 o Tsux’iit. Luna, (in realtà un maschio di Orca) era nato a Puget Sound (U.S.A.). Perse il suo pod quando aveva solo un anno e mezzo e trascorse cinque anni a Nootka Sound (Canada), un’insenatura oceanica nell’isola occidentale di Vancouver.
La sua storia divenne nota nei primi giorni dell’anno del 2001. I cinque membri della sua famiglia erano scomparsi e Luna, secondo alcuni scienziati, rimasto indietro perché troppo lento, iniziò a vagare da solo lungo la costa. Nel luglio 2001 apparve, sempre da solo, in Nootka Sound e vi rimase fino all’inverno. Era in buona salute e si nutriva di Sardine evitando il contatto con le barche e gli Umani. All’inizio del 2002 però, per qualche motivo rimasto sconosciuto, decise di cambiare baia. Riemerse a Puget Sound e cambiò atteggiamento. Iniziò a interagire con gli Umani e a seguire le barche.
Nel settembre 2002 era ormai diventato di casa a Puget Sound e i giornalisti del luogo lo avevano reso una celebrità. La barca che seguiva più spesso era l’Uchuck III, che viaggiava regolarmente in direzione Nootka con lo scopo di portare rifornimenti ai taglialegna. Gli esperti del Vancouver Aquarium iniziarono a valutarne il comportamento ritenendolo pericoloso per la sua stessa incolumità. Decisero quindi, in collaborazione con le autorità locali, di infliggere una multa di oltre 100 dollari a chiunque si avvicinasse per accarezzarlo. Nonostante questo e alcune multe inflitte, le persone umane del luogo continuarono a cercare di interagire con l’Orca. Nell’estate del 2002 fu quindi creato un progetto statale per proteggerla con l’intenzione di ricongiungerla con il suo pod, che, nel frattempo, si era spostato al largo del Pacifico. Nonostante le pressioni da parte di numerosi attivisti però, nessuno sembrava veramente intenzionato a fare qualcosa. Finalmente, nell’ottobre del 2003, il Dipartimento canadese per la pesca e gli oceani (DFO) aprì una collaborazione con il National Marine Fisheries Service degli Stati Uniti: Il piano d’azione prevedeva di attirare Luna dentro a un recinto costruito vicino al porto di Gold River e di trasferirlo in camion vicino a Victoria dove sarebbe stato immediatamente rilasciato. Si sarebbe inoltre provveduto a utilizzare richiami acustici per attirare la sua famiglia verso la costa in modo da rendere molto più immediato il ricongiungimento.
Nel gennaio del 2004 però, mentre la cattura sembrava imminente, gli indiani Mowachaht-Muchalaht di Gold River si convinsero che l’Orca era la reincarnazione del capo tribù da poco deceduto e decisero di impedire che finisse nel recinto costruito dalle autorità. Calarono in acqua alcune canoe e riuscirono ad attirarla semplicemente suonando tamburi. L’Orca, lasciando letteralmente sconvolti gli scienziati, si mise a seguire gli indiani che, pagaiando al ritmo del tam tam, la condussero 30 miglia (48 km) verso ovest con l’intenzione di portarla in mare aperto. Dopo alcuni giorni però Luna tornò a Gold River. Nel frattempo alcuni attivisti si erano convinti che la cattura, organizzata dal Dipartimento Canadese fosse in realtà finanziata da Sea World in collaborazione con il Vancouver Aquarium e che la vera intenzione fosse quella di recludere l’Orca in un delfinario. Quindi, anche loro, cominciarono a protestare. A quel punto il DFO decise di interrompere i piani di trasferimento e di aprire una serie di trattative con gli indiani del luogo che si protrassero fino al gennaio del 2006 senza portare a nulla. Luna nel frattempo era sempre più socievole e famoso. Celebre in tutto il mondo è ad esempio il filmato che lo vede scambiarsi un bacio con un Cane che si trovava a bordo di una barca. Alla fine di febbraio del 2006 il DFO decise che non si poteva assolutamente più aspettare. Dichiarò apertamente che non aveva più intenzione di far correre rischi all’Orca. Optò quindi, indiani volenti o nolenti, di provare una nuova cattura in primavera.
Il 10 marzo 2006 a Mooyah Bay of Nootka Sound, Luna si avvicinò però a una barca che conosceva – il rimorchiatore oceanico General Jackson – e l’equipaggio iniziò a interagire con lui, sottovalutando probabilmente la potenza della nave al minimo (i rimorchiatori hanno motori molto più potenti di altre navi) Luna si accostò troppo alle pale del motore e fu risucchiato. Il suo corpo straziato fu recuperato qualche giorno dopo. Come dicevo all’inizio, questa fotografia è l’ultima che abbiamo. È stata scattata dalla poppa dell’Uchuck III.
Circa due ore prima del tragico epilogo.
Trovate a questo indirizzo il trailer del documentario che racconta la sua storia:
Francesco Cortonesi
Per approfondimenti:
www.orcaconservancy.org/the-luna-file
Immagine di apertura: fotogramma tratto dal video THE WHALE official movie trailer
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