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Prefazione
di Adriano Fragano
Vladimir Majakovskij convinto com’era che l’espressione artistica dovesse non solo rappresentare se stessa, ma divenire veicolo di idee rivoluzionarie utile alla persuasione delle masse, sosteneva che «l’arte non è uno specchio per riflettere il mondo, ma un martello per forgiarlo»; un vero inno all’azione politica artistica, fatto proprio dal teatro agit-prop di Erwin Piscator e dall’artivismo di progetti o movimenti come l’Internazionale Situazionista, il Lettrismo, i Culture Jammers, Luther Blisset, le Guerrilla Girls, le Pussy Riot, Blu, Banksy.
Quelli citati sono solo alcuni esempi che mi piace ricordare del gran numero di artisti, che per diversi motivi si sono ritrovati a utilizzare l’arte con l’intento di produrre un cambiamento socio-culturale.
Il medesimo intento emerge con forza dalle poesie di Marco Cioffi e dalle performance di Alfredo Meschi, il cui artivismo nello specifico è volto a contribuire alla lotta contro lo specismo: l’ideologia che ha permesso di tracciare un solco ontologico tra noi e il resto degli Animali; il paradigma specista pervade il nostro pensiero e la nostra realtà, fornendoci una giustificazione morale per ogni azione di sfruttamento degli Animali, dei viventi in generale e della Terra, divenendo un sistema valorale antropocentrico generatore di ingiustizie, sofferenze e morti sulle quali si fonda l’architettura della società umana contemporanea.
Ciascuno a proprio modo attraverso parole, poesie, teatro e body art, Marco e Alfredo attirano – esigono l’attenzione del pubblico nei confronti degli Animali privati quotidianamente della dignità, dell’identità e della vita in nome di un falso e ipocrita suprematismo umano. La società che desiderano forgiare è di una lontananza siderale rispetto all’odierna con le sue gerarchie e verticalità, ma immaginabile attraverso le emozioni e i sentimenti che scaturiscono da versi antispecisti e X tatuate sulla pelle, plasmandosi in un manifesto ribelle contro tutto ciò a cui ci siamo ridotti – e a cui abbiamo ridotto gli altri viventi -, a causa di un concetto malato di umanità.
Se come diceva Italo Calvino «la poesia è l’arte di far entrare il mare in un bicchiere», allora la poesia può tutto, anche divenire martello per liberare la Natura dal serraglio in cui l’abbiamo rinchiusa e di poesia i nostri i due artivisti ne hanno dentro molta.
La lotta antispecista si prefigge un compito arduo necessitando di ogni aiuto possibile, anche e soprattutto da parte di chi con la propria capacità espressiva, riesce a toccare le corde più profonde del nostro intimo, aiutandoci a riconnetterci con l’animalità primigenia che assurdamente tentiamo di allontanare e liberandoci dalle nostre gabbie mentali.
Di versi animali
Sotto gli occhi distratti del mondo
Nuova edizione bilingue
Autore: Marco Cioffi
Editore: Lulu.com
Pagine: 114
Lingua: italiano/inglese
ISBN: 9780244529963
anno di pubblicazione: 2019
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