14 Gennaio, 2024 | 1.566 letture
Si legge in circa: 12 minutiNel suo percorso morale che lo condurrà a rifiutare di cibarsi di carne in nome della giustizia e della compassione che dobbiamo agli Animali, Tolstoj racconta la sua visita al macello della città di Tula (avvenuta nel mese di giugno del 1891). Un resoconto straziante che descrive alla perfezione l’inferno di quel luogo, che va letto e fatto leggere.
Il testo proposto è la traduzione integrale dell’originale a cura del prof. Gino Ditadi che compare nella nuova edizione del libro Contro la caccia e il mangiar carne recentemente pubblicata.
Visita al macello di Tula
Recentemente ho visitato, nella città di Tula1, il macello. Si dice che siano costruiti secondo un nuovo modello perfezionato, come in tutte le grandi città, in modo che gli animali che vengono uccisi soffrano il meno possibile.
30 Aprile, 2022 | 1.645 letture
Si legge in circa: 3 minuti
Un articolo di Olmo Losca dedicato alla figura di Ivano Ferrari, autore della raccolta di poesie “Macello” e recentemente scomparso (il 28 aprile 2022).
Fonte: Frecceinversi
Oggi muore uno dei più sensibili ed esistenzialisti poeti italiani. Ivano Ferrari nasce a Mantova nel 1948 e ad appena ventisei anni entra a lavorare nel mattatoio cittadino. Sedici mesi in cui vede la ferocia contro gli altri animali. Dopo meno di due anni scappa letteralmente da quelle stanze inondate di sangue e preferisce fare qualsiasi altro lavoro, i più precari, pur di non rientrare in quel luogo devastato dal dolore. Nel 2004, a quasi trent’anni da quei momenti, esce il suo capolavoro poetico: Macello. Ci mette trent’anni a scrivere di quell’esperienza terribile. La sua è una poetica disincantata, imbevuta di realismo, graffiante e affilata come le lame dei coltelli del macello.
17 Luglio, 2015 | 4.400 letture
Si legge in circa: 2 minuti
Mi è capitato di rileggere l’articolo pubblicato da Veganzetta il 9 gennaio 2015 con testimonianze dei lavoratori nei macelli inglesi. Sono un medico veterinario, non ho lavorato in un macello, ma nel mio percorso di studi, ho dovuto frequentare questi luoghi e assistere alla macellazione bovina ed equina in Italia: in Piemonte per la precisione. Mi piacerebbe esprimere la mia opinione a proposito. Una sola premessa: gli operatori che ho potuto osservare con gli Animali vivi non hanno attuato comportamenti simili a quelli descritti nelle testimonianze, può darsi solo a causa della mia presenza.. Ciò che tengo a sottolineare con forza è che il macello rappresenta per l’Animale il termine di una sofferenza, ne rappresenta la fine, in un certo senso l’affrancamento. Finalmente non si dovranno più sopportare condizioni di vita ignobili, trattamenti medici invasivi e rudi, macchinosi e senza alcun tipo di rispetto.
8 Febbraio, 2015 | 6.388 letture
Si legge in circa: 13 minutiLavorando in incognito in un macello
Un’intervista con Timothy Pachirat
Fonte: Boingboing.net
Intervista di: Avi Solomon
Traduzione: Il neurone proteso
9 Gennaio, 2015 | 21.090 letture
Si legge in circa: 2 minuti
“In inverno, alcuni maiali arrivano congelati per aver viaggiato vicino alle pareti del camion. Gli legano una catena addosso e li tirano fuori di forza, talvolta strappandogli la pelle che resta attaccata al metallo. Può essere che siano ancora vivi, ma i lavoranti li gettano sulla pila dei morti. Tanto moriranno, prima o poi”.
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