In una raccolta di saggi dell’autrice britannica Doris Lessing, intitolata “Le prigioni in cui scegliamo di vivere”, lessi di un esperimento sociologico condotto in un’università statunitense. Un ricercatore scoprì che è possibile prendere un ‘vero fedele’ – diciamo un adepto della chiesa di Scientology, o qualcuno convinto che la terra sia piatta o che il mondo finirà venerdì 13 del prossimo anno bisestile – e “usando classiche tecniche del lavaggio del cervello, trasformare questo fedele, prima in un Avventista del Settimo Giorno, poi in un comunista stalinista, poi in un liberale, poi in un[a] femminista, poi in un incallito ateista.” Dopo aver attraversato tutte queste fasi (ma ciascuna è vissuta, finché dura, come verità assoluta, definitiva, unica), l’infelice viene restituito alla sua fede originaria, secondo cui, diciamo, il mondo finirà venerdì 13. A questo punto, tutte le altre fedi attraversate gli appaiono chiaramente fasulle, brevi interruzioni della sua salute mentale.
4 Commenti