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Un articolo pubblicato da Slate.com interessante per i dati riportati, capaci di fornire un’idea sull’entità dello sfruttamento animale per fini alimentari che è in atto. La tecnologia e la scienza applicata pare facciano passi da gigante ma l’etica che soggiace a ogni innovazione risulta arretrata, antropocentrica e specista. L’assurdità del concetto di “benessere animale” appare in tutta la sua drammaticità in casi come quello riportato nell’articolo: ancora una volta è chiaro che non può esistere alcun tipo di sfruttamento degli Animali che garantisca loro i diritti fondamentali che ogni essere senziente dovrebbe avere. Nessuna mirabolante – o atroce – novità scientifica potrà mai sopperire alla profonda ingiustizia che contraddistingue lo sfruttamento degli altri Animali da parte dell’Umano.
Problemi etici legati ai maiali super-muscolosi
di Judith Benz-Schwarzburg e Arianna Ferrari
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